Giacomo e Nicholas di appuntamento a tavola

Se doveste sentire qualcuno che ancora ripete la litania del “I giovani non hanno spirito di iniziativa né voglia di lavorare”, non perdete tempo a ribattere: dategli direttamente un “Appuntamento a tavola”. Al resto ci penseranno Giacomo e Nicholas, entrambi under 30 che con il loro progetto smentiscono un luogo comune tanto inflazionato quanto falso.

Giacomo nasce a Verona, frequenta il liceo artistico ma trascorre molto tempo nel ristorante di famiglia, imparando cose che gli torneranno molto utili dopo il diploma, quando si trasferisce a Londra e per mantenersi lavora proprio nel campo della ristorazione. Torna in Italia con un obiettivo: imparare gli aspetti tecnici del mestiere, perfezionarsi e, perché no, dare vita a qualche realtà interessante nel campo della cucina, che per il momento è ancora solo una nebula.

Giacomo frequenta l'Istituto Alma, la scuola internazionale di cucina italiana fondata da Gualtiero Marchesi.

Nicholas, originario della Val di Fiemme, dopo aver frequentato il liceo delle scienze umane, parte alla volta della Francia, dove trascorre un anno a Parigi, lavorando nel ristorante enogastronomico italiano degli zii. Quando torna in Italia sceglie di studiare design e di specializzarsi nel campo della moda a Venezia. E' un ambiente stimolante, ma per il suo futuro inizia a desiderare qualcosa di diverso.

Arriva il 2020. Giacomo e Nicholas si ritrovano bloccati in casa per colpa del Covid, ed è proprio da quello stop forzato che nasce l'idea di unire le forze per creare qualcosa di nuovo.

“Avevamo poche risorse ma tanta voglia di fare- racconta Giacomo- la formazione e l'esperienza che entrambi avevamo nel settore della ristorazione ci accomunava, ed è stato naturale scegliere di dedicarci a quel campo. Abbiamo messo insieme competenze, passione e innovazione: così è nato il nostro progetto 'Appuntamento a tavola', che ha preso ufficialmente il via nel maggio del 2021”.

Ma che cos'è, in poche parole, Appuntamento a tavola?

“E' un'idea diversa di ristorazione, un approccio nuovo alla cucina dove la dimensione umana diventa protagonista- spiega Nicholas- una sorta di 'coccola' che le persone possono regalarsi per poter gustare una cena senza doverla preparare né uscire di casa”.

Eh si, perché a casa vostra, ci vengono loro.

Giacomo e Nicholas cucinano a domicilio, per un massimo di venti persone, dopo aver concordato il menù con i clienti. Il primo si occupa della realizzazione dei piatti, il secondo del servizio. Una squadra che lavora in sinergia per lasciare gli ospiti soddisfatti sia del cibo che dell'atmosfera.

“Solitamente concordiamo in anticipo il menù con i clienti, offrendo una scelta che comprende carne, pesce e piatti vegetariani. Una volta decise le pietanze e stabilito il numero dei commensali ci mettiamo all'opera. Per noi è fondamentale la qualità delle materie prime, che ricerchiamo a livello locale, nelle aziende della zona, limitando al massimo l'utilizzo di prodotti confezionati da supermercato. Attraverso il nostro lavoro, vogliamo fare una piccola formazione alla consapevolezza del cibo. Cuciniamo con tecniche innovative che permettono di ottenere dei sapori autentici e puliti”.

Com'è entrare nelle case delle persone? Ma soprattutto, com'è per le persone accogliere degli “estranei” in casa?

“Le persone che ci contattano scelgono di affidarsi a noi, ai nostri consigli. È con grande rispetto che entriamo nelle loro cucine, ed è con grande serenità che veniamo accolti. Solitamente all'inizio è un po' difficile rompere il ghiaccio, anche per noi, che ci muoviamo all'interno di uno spazio che non è il nostro. Ma basta il primo boccone per sciogliere ogni tensione e riscaldare l'atmosfera. Il cibo unisce, di fronte ad un buon piatto le diffidenze crollano, si inizia a conversare più animatamente, a scambiarsi pareri sui sapori, e per noi non c'è soddisfazione più grande del rendere le persone felici offrendo loro quello che abbiamo cucinato”.

Non vi basta? A cena ultimata, Giacomo e Nicholas vi riordinano anche la cucina!

Se siete curiosi, non conoscerli! Pulk!

Alice Sommavilla, n.12, L’isola che c’è per Pulk

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